Antichi miti siciliani - Versione di Cicerone

Antichi miti siciliani versione latino Cicerone

Vetus est haec opinio, iudices, quae constat ex antiquissimis Graecorum litteris ac monumentis (dalle testimonianze scritte), insulam Siciliam totam esse Cereri et Liberae consecratam....

È antica tradizione, che si fonda su antichissimi documenti e testimonianze dei Greci, che l’isola di Sicilia sia tutta quanta consacrata a Cerere ed a Libera.

Gli stessi Siciliani ne sono convinti a tal punto che ciò sembra essere impresso nei loro animi ed innato. Infatti ritengono che queste dee siano originarie di questi luoghi e ritengono anche che in tale regione si sia avuta per la prima volta la scoperta dei cereali, e che Libera, che essi chiamano anche Proserpina, sia stata rapita dagli abitanti di Enna dal bosco, luogo che, poiché si trova in mezzo all’isola, è chiamato della Sicilia.

Si tramanda che Cerere, volendo seguire le tracce di lei (Proserpina) ed andare in cerca della stessa, accendesse delle fiaccole, che portò con sé per tutto il suo viaggio nel mondo, con il fuoco che erompe dal cratere dell’Etna.

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