Antioco è derubato del Candelabro - Cicerone versione latino

Antioco è derubato del Candelabro
versione latino Cicerone

Princeps primo nihil metuere, nihil suspicari; dies unus, alter, plures; non referri....

Il principe dapprima non nutriva alcun timore, non sospettava nulla; un giorno, due giorni, più giorni; non veniva riconsegnato.

Allora manda qualcuno affinché Verre restituisca il candelabro, se gli sembrerà opportuno. Costui ordina di ritornare più tardi. Al principe la cosa sembra strana; manda qualcun altro; non viene restituito. Si rivolge personalmente al (nostro) uomo, lo prega affinché lo restituisca. Prendete ora atto della faccia tosta di questo individuo e della (sua) e straordinaria impudenza.

Ciò che egli sapeva, ciò che dallo stesso principe aveva udito che doveva essere messo in Campidoglio, ciò che appariva essere conservato per Giove Ottimo Massimo e per il popolo romano, cominciò a pregare e richiedere insistentemente che (Antioco) glielo donasse. Dato che quello diceva che egli era frenato dal rispetto religioso di Giove Capitolino e dalla stima degli uomini, poiché molte nazioni erano testimoni di quell'opera d'arte e di quel dono, costui cominciò a minacciare l'uomo con decisione.

Appena vede che quello non si lascia affatto smuovere dalle minacce più che dalle preghiere, subito ordina che quell'uomo si allontani prima della notte dalla provincia; dice di essere venuto a sapere che dal suo regno stavano per arrivare i pirati verso la Sicilia.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:56:37 - flow version _RPTC_G1.3