Atene e l'eloquenza (Versione latino cicerone)

Atene e l'eloquenza Autore: Cicerone

In quam cum intueor, maxime mihi occurrunt, Attice, et quasi lucent Athenae tuae, qua in urbe primum se orator extulit primumque etiam monu-mentis et litteris oratio est coepta mandari....

Post hanc aetatem aliquot annis, ut ex Attici monumentis potest perspici, Themistocles fuit, quem constat cum prudentia tum etiam eloquentia praestitisse; post Pericles, qui cum floreret omni genere virtutis, hac tamen fuit laude clarissumus. Cleonem etiam temporibus illis turbulentum illum quidem civem, sed tamen eloquentem constat fuisse.

Huic aetati suppares Alcibiades Critias Theramenes; quibus temporibus quod dicendi genus viguerit ex Thucydidi scriptis, qui ipse tum fuit, intellegi maxume potest. Grandes erant verbis, crebri sententiis, compressione rerum breves et ob eam ipsam causam interdum subobscuri.

E lo testimonia la Grecia: per quanto sia infiammata dalla passione per l'eloquenza, e già da molto in essa eccella lasciandosi indietro le altre nazioni, tuttavia possiede tutte le altre arti da più antica data:

non solo scoperte, ma anche portate a perfezione molto prima che venisse sviluppata questa capacità di parlare con vigorosa facondia. E quando penso alla Grecia, mi si presenta alla mente, e quasi mi risplende, Attico, la tua Atene: la città dove per la prima volta sorse un oratore, e dove per la prima volta si incominciò anche ad affidare le orazio ni al ricordo durevole della scrittura.
Tuttavia prima di Pericle - ci sono testi che circolano sotto il suo nome e di Tucidide, i quali vissero ambedue non quando Atene era appena nata, ma quand'era già adulta, non vi è alcuno scritto che presenti qualche ornamento e appaia come l'opera di un vero oratore.

Tuttavia è opinione corrente che Pisistrato, il quale visse molti anni prima di costoro, e anche Solone, di lui un pò più antico, e successivamente Clistene, siano stati, per quei tempi, oratorimolto valenti. Diversi anni dopo quest'epoca, come si può vedere dal repertorio di Attico, " visse Temistocle, del quale si sa che si distinse sia per acume politico sia per eloquenza; e poi Pericle, " il quale, sebbene fiorisse di qualità di ogni genere, fu tuttavia particolarmente eccellente per questo pregio.

Sappiamo che a quei tempi anche Cleonel' fu, sì, un cittadino facinoroso, ma tuttavia eloquente. Quasi contempora nei furono Alcibiade, Crizia, Teramene; quali fossero i caratteri dell'eloquenza praticata in quest'epoca, lo si può intendere soprattutto dagli scritti di Tucidide, " anch'egli vissuto allora. Erano sostenuti nel linguaggio, pieni di frequente sentenziosità, succinti per la condensazione dei concetti, e per questo stesso motivo talora non poco oscuri.

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