Attacchi personali all'avversario - Cicerone versione latino

Attacchi personali all'avversario versione latino Cicerone

Fraudavit Roscius! Est hoc quidem auribus animisque omnium absurdum. Quid si tandem aliquem timidum, dementem, divitem, inertem nactus esset qui experiri non posset?...

Roscio ha frodato! Suona come una cosa inconcepibile agli orecchi e agli animi di tutti. E se fosse incappato in un uomo ricco sì, ma pauroso, debole, un pò svanito e incapace di chiedere l'aiuto della legge?

Beh, la vicenda avrebbe ancora dell'incredibile. tuttavia sarebbe stato incredibile. Cerchiamo comunque di capire chi Roscio avrebbe ingannato. Cosa? Caio Fannio Cherea? Mi rivolgo a voi che li conoscete bene e vi prego con tutta l'anima di mettere a confronto la vita dell'uno e dell'altro; chi invece non li ha mai visti li guardi dritto in faccia.

Non sembra forse anche a voi che quelle sopracciglia completamente rase tradiscano la sua malizia e rivelino quanto è scaltro? Se è vero che guardando l'aspetto fisico di una persona ci si può già fare un'idea del carattere, senza bisogno di parole, costui non vi dà l'impressione di essere tutto, dalla testa ai piedi, un essere ingannevole, bugiardo, estremamente furbo?

Va sempre in giro con capo e sopracciglia tagliate a zero, perché non si possa dire che ha anche un solo pelo in comune con chi è onesto

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