Bisogna affrontare con coraggio il dolore (VERSIONE Cicerone)

Bisogna affrontare con coraggio il dolore
versione latino Cicerone Traduzione
libro Nuovo comprendere e tradurre 4 pag. 133 n° 5

Ut fit in proelio, ut ignavus miles ac timidus, simul ac viderit hostem, abiecto scuto fugiat, quantum possit, ob eamque causam pereat non...

Come accadde in un combattimento che un soldato pavido e apuroso non appena abbia visto i nemici, gettato lo scudo, fugga quanto possa e che muoia per questo motivo così, coloro che non possono sopportare l'aspetto del dolore, si lasciano abbattere e così giacciono afflitti e senza forza;

invece coloro che resistettero, molto spesso risultano più forti. Infatti esistono alcune somiglianze tra l'anima e il corpo.

Come i pesi sono portati più facilmente quando i corpi sono tesi e invece quando sono rilassati sono opprimenti, in modo molto simile l'animo si muove con la sua tensione il peso del dolore, invece è così tormentato dalla distensione da non potersi riprendere. E, se cerchiamo il vero, nell'eseguire tutti i doveri si deve utilizzare la tensione dell'animo; questa è per così poco dire la sola protezione del dovere.

Ma nel dolore ci si deve preoccupare soprattutto di ciò, cioè di non far qualcosa con paura, con cotardia e non in modo servile come una donna

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