Cicerone confessa i suoi dubbi - versione latino Compitum

Cicerone confessa i suoi dubbi versione latino Compitum

Persaepe mihi cogitanti de communibus miseriis, in quibus tot annos versamur et, ut video, versabimur, solet in mentem venire illius...

a me che assai spesso rifletto sulle difficoltà comuni, in cui ci troviamo, suole venire alla mente quel tempo, in cui fummo insieme.

il 12 maggio, sotto il consolato di Lentulo e Marcello. Quella sera m'ero recato alla mia villa di Pompei, e tu eri là ad aspettarmi in preda all'agitazione. Ti teneva in ansia il continuo pensare a quale fosse il mio dovere e poi anche al pericolo che correvo: se rimanevo in Italia, temevi che sarei venuto meno al mio dovere; se partivo per la guerra, ti allarmava il pericolo cui mi esponevo.

In quella occasione hai visto senza dubbio anche me in preda a una grande agitazione: tanto che non riuscivo a decidere quale fosse il partito migliore da prendere. Tuttavia ho preferito obbedire al mio senso dell'onore e al mio buon nome che far conto della salvezza. 2. Se poi mi sono pentito della mia condotta, non fu tanto per i rischi che correvo quanto per tutte le situazioni problematiche in cui mi imbattei all'arrivo:

anzitutto le truppe, scarse di numero e poco combattive; poi, fatta eccezione per il comandante e pochi ancora (sto parlando dei capi), tutti gli altri così rapaci in guerra e crudeli nei loro discorsi che persino la prospettiva della vittoria mi metteva i brividi

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:29:21 - flow version _RPTC_G1.3