Cicerone fa del gossip - Versione Nova lexis Plus Cicerone

Cicerone fa del gossip
Autore: Cicerone
versione da nova Lexis Plus

Pompeium nobis amicissimum constat esse. Divortium Muciae vehementer probatur. P. Clodium Appi filium credo te audisse cum veste muliebri deprehensum domi C. Caesaris cum sacrificium pro populo fieret, eumque per manus servulae servatum et eductum; rem esse insigni infamia.

quod te moleste ferre certo scio. Quid praeterea ad te scribam non habeo, et mehercule eram in scribendo conturbatior. nam puer festivus, anagnostes noster Sositheus, decesserat meque plus quam servi mors debere videbatur commoverat. Tu velim saepe ad nos scribas. Si rem nullam habebis, quod in buccam venerit scribito.

Kal. Ian. M. Messalla M. Pisone consulibus
E' noto che Pompeo ci è molto amico. Si apprezza molto il divorzio di Mucia. Credo che tu abbia sentito dire che Publio Clodio, il figlio di Appio, è stato sorpreso con un'abito (veste) femminile nella casa di Caio Cesare mentre si celebrava un sacrificio a favore del popolo e che egli è stato salvato e portato fuori per mano di una giovane schiava; che è una cosa di notevole infamia. Non so che cosa oltre a questo scriverti e, per Ercole, sono piuttosto turbato mentre scrivo.

Infatti un giovane schiavo pieno di spirito, il nostro lettore Sositeo, è morto e mi ha commosso più di quanto sembrava dovesse (farlo) la morte di un servo. Vorrei che tu mi scrivessi spesso. Se non avrai alcuna notizia, scriviciò che ti verrà sulle labbra.
Calende di Gennaio, sotto il consolato di Marco Messalla e Marco Pisone

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