Cicerone non si allontanerà mai da Roma (Versione latino)

Cicerone non si allontanerà mai da Roma
Autore: Cicerone

Deinde sententiam meam tu facillime perspicere potuisti iam ab illo tempore cum in Cumanum mihi obviam venisti.

non enim te celavi sermonem T. Ampi. vidisti quam abhorrerem ab urbe relinquenda, cum audissem. nonne tibi adfirmavi quidvis me potius perpessurum quam ex Italia ad bellum civile exiturum? quid ergo accidit cur consilium mutarem? nonne omnia potius ut in sententia permanerem? credas hoc mihi velim, quod puto te existimare, me ex his miseriis nihil aliud quaerere nisi ut homines aliquando intellegant me nihil maluisse quam pacem, ea desperata nihil tam fugisse quam arma civilia.

huius me constantiae puto fore ut numquam paeniteat.

In seguito hai potuto conoscere molto facilmente la mia opinione già da quel periodo quando mi venisti incontro nel territorio di Cuma. Non ti nascosi infatti il discorso di T. Ampio. Hai visto quanto io fossi contrario ad abbandonare la città, dopo averlo sentito. Non è forse vero che ti confermai che avrei accettato qualunque cosa piuttosto che partire dall'Italia per una guerra civile? Dunque che cosa accadde per cui cambiassi opinione? Forse non sarebbe stato preferibile tutto piuttosto che io restassi della mia idea?

Vorrei che tu mi credessi in questo, e credo che tu lo pensi, che non chiedo nient'altro da questi tormenti se non che gli uomini un giorno comprendano che niente ho preferito alla pace, e che, dopo aver perso la speranza in essa, non ho evitato niente quanto gli scontri civili. Credo che di questa coerenza non mi pentirò mai.

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