Cicerone PRO SCAURO 1 - Orazioni

PRO SCAURO 1 Di Cicerone
Versione di latino di Cicerone
LIBRO orazione Pro Scauro
Testo latino

(1) Maxime fuit optandum M Scauro, iudices, ut nullo suscepto cuiusquam odio sine offensione ac molestia retineret, id quod praecipue semper studuit, generis, familiae, nominis dignitatem....

Traduzione

imgscrambler}(1) O giudici, non avendo appoggiato nessuno senza odio e malcontento di qualcuno, M Scauro dovette scegliere ciò che sempre desiderò, per conservare la dignità della stirpe, della famiglia, del nome. Si sottopose anche al giudizio del popolo per mezzo del tribuno della plebe Cn Domizio che faceva indagini.

Fu fatto colpevole da Q Servilio Copione per la legge Servilia, essendo le sentenze nelle mani dellordine equestre e sembrando nessuno tanto innocente al condannato P Rutilio da non temere quelle cose. Quel difensore della repubblica fu accusato di tradimento dallo stesso anche dalla legge Varia; fu perseguitato dal tribuno della plebe Q Vaio. Io infatti non solo apprezzai assai quelluomo, come tutti, ma anche particolarmente gli volli bene. Infatti il primo indusse me, ardente di zelo, al fine di ottenerlo, nella speranza di poter pervenire nelle (sue) lodi con impegno e costanza, con la virtù senza laiuto della fortuna. E poiché larringa dellaccusa è stata messa insieme più da un mucchio (di cose) solo qualche volta di crimini, senza distinzione di generi e varietà. Dunque ha detto che Bostarte, uno di Nora che fuggiva dalla Sardegna venuto a Scauri prima che quello fosse sepolto gli fu servita una cena. Se alla fine, in alcun modo tranne che per il defunto Bostarte, avesse potuto piombare addosso a quelle cose buone.

Se, o giudici, per Ercole, dicessi me a favore di L Tubulo, abbiamo accettato che fu uno a ogni memoria scelleratissimo e audacissimo, tuttavia non avrei paura, se si fosse detto che si sarebbe dato il veleno allospite o commensale che era a cena da quello al quale non sarebbe stato né erede né in collera. Aveva cose buone come queste cose, verrebbe. Io devo agire devo difendere Scauro, o Triari; tu difendi una madre. Temo che tu non lo abbia dovuto assolvere, alla fine il colpevole (teme) che tu abbia voluto ritenere quelle cose giuste per comunicarle ufficialmente, se non. Non volendo dare agli Ari, di nascosto tentò di fuggire dalla Sardegna. Lo lasciano scappare con quella parte del corpo, a causa di quella stessa che in special modo sono desiderati. Dico, o giudici, la cosa sta in questi termini; né è cosa nuova ciò che è detto da me, ma è stato chiesto da quelli. Abbiamo ascoltato quelle cose, in verità ricordiamo ciò e poco manca che lo abbiamo visto, che, per non cadere nelle mani dei nemici, egli stesso lasciò passare P Crasso per la sua stirpe e nome. E né M Aquilio potette imitare lazione di quel Crasso della consuetudine ai suoi onori di un posto più elevato, per essere stato fortissimo nelle battaglie.

(2) infamò con disonore di gesta di vecchiaia e di sue azioni. Che cosa è vero? Forse che Marco Antonio fornito sia di alto comando sia (del comando) di un famosissimo uomo Giulio in quello stesso momento potette imitare laltro Crasso? (3) Che cosa? In tutti i monumenti della Grecia, che sono più ornati con parole che con cose, chi è trovato, allontanandosi da Aiace e dalle favole, il quale tuttavia, come dice il poeta, egli stesso per dolore di ignominia, vincitore insolente non potette tollerare di essere stato vinto, eccetto Temistocle lAteniese, il quale punì se stesso con la morte?{/imgscramble

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