Cicerone raccomanda l'amico Trebazio a Cesare

Cicerone raccomanda l'amico Trebazio a Cesare

Vide, quam mihi persuaserim te me esse alterum non modo in iis rebus, quae ad me ipsum, sed etiam in iis, quae ad meos pertinent: C....

Guarda fino a che punto io mi sia convinto del fatto che tu sei il mio sostituto non solo nelle faccende che si riferiscono alla mia persona ma anche in quelle che attengono ai miei (famigliari):

avevo pensato di portarmi dietro C. Trebazio ovunque fossi destinato ad andare, in modo da rimandarlo poi a casa molto decorato con la mia benemerenza con i miei studi tuttavia, dato che da una parte il soggiorno di Pompeo si protraeva oltre i limiti del previsto e dall'altra un certo mio scrupolo, che a te non è ignoto, pareva impedire o comunque procrastinare la mia partenza, guarda un pò cosa ho pensato:

ho cominciato a desiderare che Trebazio asettasse da te ciò che aveva sperato da me: e del resto, per Ercole!, gli ho ho promesso la tua benevolenza non meno premurose ed entusiaste di quanto fossi solito fare a riguardo della mia.

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