Cicerone si preoccupa per la salute del suo liberto Tirone - Cicerone versione latino

Cicerone si preoccupa per la salute del suo liberto Tirone versione latino Cicerone

Aegypta ad me venit pridie Idus Apriles. Is etsi mihi nuntiavit te plane febri carere et belle habere, tamen quod negavit te potuisse ad me...

Egitta venne da me il (12 aprile) il giorno prima delle Idi di Aprile. Sebbene egli mi avesse annunziato chiaramente che tu non avevi febbre e stavi bene, tuttavia, perché mi aveva detto che tu non avevi potuto scrivermi, mi arrecò preoccupazione, e a maggior ragione perché Ermia, che aveva bisogno di venire lo stesso giorno, non era ancora arrivato. Sono in grave ambascia per la tua infermità: se tu me ne liberassi, io ti libererò da ogni cura. Scriverei di più, se pensassi già che tu potessi leggere volentieri.

Usa la tua intelligenza, che io stimo moltissimo, porta a te a conservarti per me e per te. Abbi cura di te molto diligentemente. Sta bene! Quando ormai avevo scritta la lettera, Ermia è arrivato.

Ho ricevuto questa lettera con caratteri tremolanti né è cosa strana in una malattia tanto grave. Io ti ho mandato Egitta, perché non è sgarbato e mi è sembrato che tu lo apprezzassi, affinché stia con te, e con esso un cuoco perché tu possa giovartene. Sta bene!

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