Contro Verre - versione Cicerone

Contro Verre Versione di latino di Cicerone LIBRO In pratica e teoria
Testo latino INIZIO: Iam iam, Donabella, neque tui neque tuorum leberorum... FINE: ad aerarium nisi damnatio te referre noluit

Subito, Donabella, né verso di te né verso i tuoi figli, che tu lasciasti miseri nella povertà e in solitudine, non posso ever compassione.

Forse che Verre di tanto valore per te che tu desiderasti che il suo desiderio costasse il sangue degli uomini innocenti? Forse che per questa ragione tu lasciasti l'esercito e il nemico affinché tu alleviassi questo uomo cattivissimo con la tua forza e crudeltà dai pericoli?

Poiché infatti tu lo costituissi tuo questore in un luogo, per questa ragione ritenesti che sarebbe stato tuo amico per sempre? Non sapevi da quello che Cornelio Carbone il console, di cui era stato in verità questore, non soltanto fu abbandonato ma anche spogliato di aiuti, denaro, empiamente fu combattuto e tradito?

Hai tentato dunque la perfidia di codesto poi quando egli stesso si avvicinò ai tuoi nemici, dopo che l'uomo nocivo disse un'acerrima deposizione, contro di te, quando l'amministrazione dell'erario, se non dopo essere stato condannato, non volle pagarti •

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