Elogio dell'amicizia - Cicerone versione latino

Elogio dell'amicizia Cicerone versione latino

Quid dulcius quam habere quicum omnia audeas sic loqui ut tecum? Qui esset tantus fructus in prosperis rebus, nisi haberes, qui illis aeque ac tu ipse gauderet?...

Cosa c'è di più dolce che avere una persona a cui confidare tutto, senza timori, come con te stesso?

E quale frutto ci sarebbe nella prosperità se non ci fosse qualcuno capace di goderne come te? Allo stesso modo, poi, potresti affrontare le sventure senza un amico che ne soffra più di te. Infine, tutti gli altri beni a cui l'uomo aspira, presi singolarmente, hanno un solo lato vantaggioso - la ricchezza per spenderla, la potenza per l'onore, le cariche per le lodi, i piaceri per goderne, la salute per non provar dolore e per disporre delle forze fisiche.

L'amicizia, invece, comporta molti più vantaggi. Dovunque tu vada è a tua disposizione, non è esclusa da nessun luogo, non è mai inopportuna, non è mai un peso. Insomma, non sono ne l'acqua ne il fuoco, come dicono, a esser utili in tante situazioni, è l'amicizia.

E non mi sto riferendo all'amicizia volgare e mediocre, capace tuttavia di procurare diletto e utilità, ma all'amicizia vera e perfetta. L'amicizia, infatti, dà più splendore al successo e allevia il peso delle avversità, condividendole e partecipandovi.

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