Empietà di flaminio (Versione Latino cicerone)

Empietà di Flaminio versione latino Cicerone Traduzione moduli di lingua latina

Bello Punico secundo nonne C. Flaminius, consul iterum, neglexit signa rerum futurarum magna cum clade rei publicae?...

Nella seconda guerra punica Gaio Flaminio, console per la seconda volta, non trascurò i presagi del futuro, con grande sventura della repubblica? Ed egli compiuta la purificazione dell'esercito, essendosi messo in marcia verso Arezzo per condurre le sue legioni contro Annibale, sia egli in persona sia il suo cavallo all’improvviso senza alcuna causa cadde dinanzi alla statua di Giove Statore non si fece alcun scrupolo di ciò, posto davanti il segno, come era sembrato agli esperti per non attaccare battaglia.

Lo stesso, quando prese gli auspici mediante il tripudio, il custode dei polli sacri rimandava il giorno di attaccare battaglia. Flaminio allora gli domandò: "Se nemmeno in seguito i polli mangiassero, che cosa riterrebbe debba farsi?" Poiché quello rispose che si dovesse stare fermi, Flaminio: "Belli auspici davvero, se quando i polli sono affamati si potrà attaccare battaglia, quando sazi non si farebbe nulla!" Perciò ordinò che si levassero le insegne e si seguisse lui.

Ed in quel momento poiché il portatore dell'insegna del primo manipolo di astati non pote’ smuovere l'insegna sul posto, nulla giovò benché parecchi si fossero avvicinati, Flaminio, riferito il fatto, secondo il suo solito non si curò. Perciò in quelle tre ore l'esercito fu massacrato e lui in persona fu ucciso. .

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