Forza dell'amicizia (Versione latino di Cicerone)

forza dell'amicizia versione latinoCicerone

Ius igitur datum est omnibus, recteque Socrates exsecrari eum solebat qui primus utilitatem a seiunxisset; id enim querebatur caput esse exitiorum omnium....

Quindi il diritto è dato a tutti, e giustamente Socrate insisteva nell'esecrare colui che per primo aveva disgiunto l'utilità dal diritto; lamentava infatti che ciò era l'origine di ogni rovina.

Di qui quel detto pitagorico, [un passo sull'amicizia]: [perché uno solo emerga fra i più]. dal che si vede che, quando una persona saggia riversi questa benevolenza, che è tanto diffusa, su qualcuno dotato di pari qualità, si verifica allora - cosa che ad alcuni può apparire incredibile, ma è inevitabile - che egli non ami affatto se stesso più dell'altro; che differenza rimarrebbe, se esistesse una assoluta eguaglianza di tutto?

Che se nell' amicizia potesse sussistere una benché minima differenza, sparirebbe il nome stesso dell'amicizia, la cui natura è tale, che essa si annulla del tutto non appena uno dei due preferisca per sé qualcosa di diverso dall'altro.

Ometto tutti i dettagli che anticipano questa conversazione e discussione, mediante i quali si potrebbe più facilmente intendere che il diritto è insito nella natura. Ed appena avrò dette pochissime parole su di ciò, verrò a quel diritto civile, da cui è nato tutto questo discorso.

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