I grandi condottieri hanno sempre amato i poeti - LINGUA MAGISTRA Versione Cicerone

I grandi condottieri hanno sempre amato i poeti
versione latino Cicerone traduzione
lingua magistra 1 numero 179 pagina 455

Quam multos scriptores rerum suarum magnus ille Alexander secum habuisse dicitur!...

Che gran numero di scrittori delle sue imprese si dice che Alessandro Magno tenesse con sé! E tuttavia egli, fermatosi davanti al sepolcro di Achille, al Sigeo, esclamò:

'O giovane fortunato, perché trovasti in Omero il cantore del tuo valore'. Ed è vero! Perché, se quel capolavoro dell'Iliade non fosse esistito, il medesimo sepolcro, che aveva custodito il corpo di Achille, ne avrebbe seppellito la fama.

E ancora, non è forse vero che il nostro Pompeo Magno, che dimostrò valore pari a fortuna, in un'assemblea militare, fece dono della cittadinanza a Teofane di Mitilene, suo storico, e quei nostri soldati valorosi, ma pur sempre rozzi soldati, come inebriati dalla dolcezza della gloria, quasi partecipi del medesimo onore, approvarono con grande plauso?

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