I siciliani chiedono a Cicerone di assumerne la difesa - versione Cicerone

I siciliani chiedono a Cicerone di assumerne la difesa
versione latino Cicerone

Cum quaestor in Sicilia fuissem, iudices, itaque ex ea provincia decessissem ut Siculis omnibus iucundam diuturnamque memoriam quaesturae...

O giudici, dopo essere stato [cum… fuissem] questore in Sicilia, essendomene partito da quella [ea] provincia tale da [ita… ut; ovvero, nella condizione per la quale…; l' "ut è in correlazione con "ita"] lasciare, a tutti i Siciliani, un ricordo [memoriam] piacevole e duraturo della mia questura e del mio nomene seguì che [est factum ut…] (i Siciliani) pensassero [arbitrarentur] che la protezione dei loro interessi [praesidium suis fortunis; quest'ultimo inteso come dat. di vantaggio] fosse fondata [constitutum esse] non solo [cum…], altissima, nei numerosi antichi patroni, ma anche […sed etiam] - per quanto (a confronto) poca cosa [non nullum] - nella mia persona [in me; la resa, mi rendo conto, è un pò contorta; ma il senso è semplice: i Siciliani videro ben presto in Cicerone una persona di cui fidarsi]. Per la qual cosa [quare], in quest'occasione [nunc, ora] - (sentendosi) vittime di latrocinii e vessazioni [populati atque vexati] - si sono rivolti a me - tutti d'accordo [cuncti, tutti insieme], spesso e in forma ufficiale [publice] - affinché io m'incaricassi [susciperem] del processo e della difesa di tutti i loro interessi.

Affermavano che io spesso avevo promesso, (o quantomeno) spesso avevo lasciato intendere [ostendisse] che - qualora si fosse presentata occasione, (ovvero) nell'occasione [quo tempore] in cui avessero bisogno di me - io non sarei venuto meno ai loro interessi [cioè, li avrei protetti ad ogni costo]. (Ebbene, ) sostenevano [dato che segue una serie di oggettive, te le ordino in elenco, per facilitartene la comprensione]: 1 ch'era giunta occasione [tempus venisse] a che io assumessi la difesa non solo dei loro interessi, ma della (stessa) vita e salvezza dell'intera provincia; 2 che ormai, nelle loro città, non avevano neppure [ne… quidem] gli dèi ai quali cercare protezione [ad quos confugerent], dato che Verre aveva sottratto le sacre reliquie [simulacra] dai templi venerati; 3 che essi avevano sopportato [pertulisse - perfero], per tre anni, sotto il governo di lui [Verre] solo, tutte [omnis = omnes] quelle cose che avrebbe potuto produrre (in assoluto)

[potuisset efficere] la smodatezza [luxuries] nelle infamie, la crudeltà nei supplizi, l'avidità nelle ruberie, la superbia negli oltraggi [il senso è che i Siciliani avevano dovuto sopportare in Verre un "concentrato" di malvagità e cattiverie]; 4 che mi pregavano, anzi mi scongiuravano, a che io non respingessi le loro suppliche [lett. loro, (che erano) supplici], loro che supplici non si sarebbero mai permessi di esserlo [esse oporteret; la negazione è "integrata" nel "nemini"] con nessun (altro), finché io fossi in vita [me incolumi; ovvero: Cicerone era l'unica persona di cui si fidassero e a cui si permettessero di rivolgere le loro suppliche].

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