Il vincolo del giuramento - Versione di Cicerone

Il vincolo del giuramento versione latino Cicerone
traduzione libro Traditio pag. 152 numero 84

Nullum enim vinculum ad astringendam fidem iure iurando maiores artius esse voluerunt....

Gli antenati vollero che nessun legame fosse più vincolante di un giuramento per stringere un patto.

A Lucio Manlio figlio di Aulo il tribuno della plebe Marco Pomponio assegnò il giorno della convocazione in giudizio, per il fatto che egli aveva aggiunto dei giorni per sè per sostenere la dittatura; era incriminato inoltre del fatto che aveva separato dal consorzio umano il figlio Tito, che in seguito fu chiamato Torquato, e di avergli ordinato di abitare in campagna.

Dopo che il figlio giovinetto aveva sentito che aveva creato fastidio al padre, si dice che fosse accorso a Roma e che all'alba fosse andato a casa di Pomponio. Ed essendo stato annunciato ciò a costui, il quale pensava che quello arrabbiato avrebbe portato prove contro il padre a lui, si alzò dal letto e allontanati i giudici, ordinò al giovane di venire da lui. Ma quello non appena entrò, subito sguainò la spada e giurò che l'avrebbe ucciso all'istante se non gli avesse giurato che avrebbe fatto in modo che il padre fosse liberato.

Pomponio costretto con questa minaccia giurò; spiegò al popolo, perché fosse necessario abbandonare la causa e liberò Manlio. Tanto valeva il giuramento quei tempi.

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