La leggenda di Romolo - Latina Lectio versione latino Cicerone

La leggenda di Romolo versione Cicerone
libro Latina Lectio n. 7 pagina 79

Romulus, patre Marte natus, cum Remo fratre dicitur ab Amulio, rege Albano, ob timorem infausti oraculi, apud Tiberim expositus esse....

Si narra che Romolo, nato dal padre Marte, sia stato esposto presso il Tevere con il fratello Remo da Amulio, re di Alba Longa, a causa della paura di un oracolo infato.

Dopo che in questo luogo era stato nutrito dalle mammelle di un animale selvatico e dopo che (alcuni) pastori lo avevano allevato e fatto crescere nel modo di vita contadino e nel lavoro dei campi, si narra che superò gli altri nelle forze del corpo e nella fierezza dell'animo tanto che tutti coloro che allora coltivavano quei campi, si facevano guidare da lui di buon grado e volentieri.

Si narra che, dopo essersi offerto come comandante di queste truppe, avesse schiacciato Alba Longa, valida e potente città in quei tempi, e avesse ucciso il re Amulio, . E acquistata questa gloria, si dice che avesse deciso di fondare e fortificare una nuova città. Invece scelse una posizione vantaggiosa alla sua città. E infatti non la fondò sul mare: infatti alla perspicacia e alla prudenza di quello straordinario uomo non sembrò che la posizione marittima fosse la più adatta per una città di pastori.

Infatti un nemico che viene dal mare con una nave può anche essere presente sulla costa prima che venga riferito che sta per arrivare, poiché i pastori non hanno nessuna conoscenza della navigazione né sanno proteggersi con guardie marittime.

Altra versione

Romanum imperium, quo neque ab exordio ullum fere minus neque incrementis toto orbe amplius humana potest memoria recordari, a Romulo...

Il potere romano, del quale umana memoria non ne può ricordare né alcun (potere) quasi più piccolo inizialmente, né più grande per sviluppi successivi in tutto il mondo, ha inizio da Romolo, che, figlio di Rea Silvia, vergine Vestale e, per quanto si credette, di Marte, fu dato alla luce col fratello Remo, di un solo parto.

Egli, compiendo scorrerie fra i pastori, a diciotto anni fondò una piccola città sul colle Palatino, il ventuno Aprile, nel terzo anno dalla sesta Olimpiade, trecentonovantaquattro anni dopo la distruzione di Troia.

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