La poesia è sacra - Cicerone versione latino
la poesia è sacra Cicerone versione latino
Atque sic a summis hominibus eruditissimisque accepimus, ceterarum rerum studia et doctrina et praeceptis et arte constare: poetam natura...
E così abbiamo appreso dagli uomini eccellenti ed eruditissimi, che gli studi delle altre cose consistono nella dottrina, nei precetti e nell’arte; che il poeta ha forza con la disposizione naturale stessa e che (il poeta) è incoraggiato dalle forze della mente e che è come animato da una sorta di ispirazione divina.
Per questo giustamente il nostro famoso Ennio chiama sacri i poeti, perché sembra che siano stati affidati a noi come per una sorta di dono e un favore (regalo) degli dei. Sia dunque, o giudici, sacro presso di voi, uomini civilissimi, questo nome di poeta, che mai nessuna comunità barbara ha tradito.
Le montagne e i deserti rispondono (con l'eco) alla voce (umana), le belve feroci spesso si placano e si fermano con una poesia; noi, educati dalle migliori cose, non dovremmo essere impressionati dalla parola dei poeti? I Colofoni dicono che Omero era loro concittadino, gli abitanti di Chio lo rivendicano come loro, i Salamini lo reclamano, mentre gli abitanti di Smirne assicurano che era un loro compaesano, e così hanno consacrato un tempio in suo onore nella città;
inoltre moltissimi altri combattono e contendono fra loro. Dunque quelli reclamano
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