La statua di Diana a Segesta - Cicerone versione latino

La statua di Diana a Segesta versione latino Cicerone

Segesta est oppidum pervetus in Sicilia, iudices, quod ab Aenea fugiente a Troia atque in haec loca veniente conditum esse demonstrant....

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Segesta est oppidum pervetus in Sicilia, ab Aenea conditum. Itaque Segestani non solum perpetua societate atque amicitia, verum etiam cognatione cum populo Romano coniunctos esse arbitrante (= ritengono)....

La statua di Diana a Segesta versione latino Cicerone

In Sicilia si trova una città molto antica "Segesta" che, si dice venne fondata da Enea, il quale fuggendo da Troia giunse in questi luoghi.

Per questo motivo, gli abitanti di Segesta si ritengono in affinità ] col popolo di Roma non solo in nome di un'alleanza e di un'amicizia di lunga durata, ma anche per comune discendenza. Un tempo quando la (sua) popolazione combatteva una (sua) guerra punica privata questa città venne presa con la forza e rasa al suolo dai Cartaginesi, e tutto ciò che potesse essere d'ornamento alla città venne trafugato da quel luogo a Cartagine.

A Segeste ci fu una statua bronzea di Diana, non solo oggetto di somma e radicatissima venerazione, ma anche pregiatissima per la sua splendida e raffinata manifattura. Una volta portata a Cartagine, (la statua) aveva mutato soltanto luogo e uomini, ma in realtà conservava l'antica venerazione; in effetti, data la sua straordinaria bellezza, anche ai nemici sembrava degna di profondissima adorazione.

In tale occasione, con la massima cura viene restituita ai Segestani proprio questa iDana cui ho accennato; viene riportata a Segesta

Da altro libro

Segesta è una città antichissima in Sicilia, fondata da Enea. E così i Segestani ritengono di essere uniti con il popolo Romano non solo da una continua alleanza e amicizia ma anche da una parentela.

Un giorno questa venne presa con la forza dai Cartaginesi e distrutta e tutte le cose e gli ornamenti della città furono portati via da quel luogo.

Raccontano che presso i Segestani vi fu una statua di bronzo di Diana dotata non solo di un antichissimo e sommo culto ma anche realizzata con lavoro e una tecnica straordinaria. Alcuni secoli dopo Publio Scipione prese Cartagine; infatti (Scipione) aveva saputo che la Sicilia era stata molto spesso oppressa dai Cartaginesi;

promette quindi che sarebbe stata restituita ogni cosa. Promette inoltre ai Segestani che la statua della stessa Diana sarebbe stata resa e riportata con la massima cura a Segesta.

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