Le cinque parti della retorica - Cicerone De inventione versione latino

Le cinque parti della retorica versione latino Cicerone

Quare materia quidem nobis rhetoricae videtur artis ea, quam Aristoteli visam esse diximus; partes autem eae, quas plerique dixerunt, inventio, dispositio, elocutio, memoria, pronuntiatio....

Perciò la materia dell’arte retorica quindi ci sembra quella che, come abbiamo detto, sia stata prospettata da Aristoltele; queste le parti, che molti hanno discusso, l’invenzione, la disposizione, la locuzione, la memoria, la declamazione.

L’Invenzione è la facoltà di immaginazione degli argomenti veri o verisimili che rendano la causa probabile; la Disposizione è la ripartizione in ordine degli argomenti trovati; la Locuzione è l’adattamento delle parole idonee e degli argomenti all’ invenzione; la Memoria è la percezione fissa della mente dei concetti e delle parole per l’invenzione; la Declamazione è il proporzionare dei concetti e delle parole con la nobiltà della voce e del corpo.

Ora definite brevemente queste parti, rimandiamo ad un altro momento quelle ragioni con le quali possiamo dimostrare l’essenza, il fine e l’ufficio di quest’arte; difatti mancano di molte parole e non per tanto lavoro per la descrizione dell’arte e rigardano i precetti da tramandare.

Chi compila l’arte retorica, poi crediamo sia necessario scriva sulle due restanti cose, sulla materia e sulle parti. Ma a me sembra di dover trattare congiuntamente sulla materia e sulle parti. Perciò l’invenzione, che è la principale di tutte le parti, considererebbe quale debba essere la piu importante in ogni genere di cause.

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