Lettera a Sulpicio - VELIM versione di Cicerone

Lettera a sulpicio
versione latino Cicerone traduzione libro VELIM

A te peto in maiorem modum pro nostra amicitia et pro tuo perpetuo studio in me ut in hac re etiam alabores: Dionysius, servus meus, qui...

Ti prego in modo maggiore per la nostra amicitia e per la tua continua devozione verso di me di aiutarmi ancora in queste circostanze: Dionisio, il mio schiavo, che si occupò della mia biblioteca di grande valore, avendo rubato molti libri e ritenendo che sarebbe allontanato impunemente, fuggì.

Egli è nella tua provincia. E Marco Bolano, mio parente, e molti altri di Narona lo videro, ma avendo detto di essere stato liberato da me, gli credettero. Se provvederai a restituirmelo, non posso dire quanto ti sarò grato. Questa è una piccola cosa, ma il dolore del mio animo è grande.

Bolano ti insegnerà dove sia e cosa possa fare. Io se avrò ripreso l'uomo tramite te, riterrò di essere debitore da parte tua di un sommo beneficio

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