Lettera a Tirone ammalato - Littera Litterae Versione di Cicerone
Lettera a Tirone ammalato versione latino Cicerone
traduzione libro Littera Litterae 2c n. 8 pag. 369
Varie sum adfectus tuis letteris: valde priore pagina perturbatus, paulum altera recreatus....
Sono stato colpito dalla tua epistola in diverso modo: fortemente turbato alla prima pagina, un poco sollevato dalla seconda.
Ho scritto veramente molte cose a Curio, uomo piacevolissimo e di grandissima umanità: fra le altre cose anche che ti portasse con sé, se ti facesse piacere. Valuterai tu allora il da farsi. Mio Tirone questo ti chiedo, di non badare a spese in una cosa che è necessaria alla salute.
Sono innumerevoli nei miei confronti i tuoi servigi domestici, pubblici, urbani, nel governo della provincia, dei quali spesso mi sono servito nei miei affari privati, pubblici, nelle mie attività e nelle mie lettere. Avrai vinto ogni cosa se, come spero, ti vedrò rimesso.
Non mi preoccupo di nulla, se non che tu sia sano. A te e a me interessa soprattutto che tu stia bene. Quanta diligenza impiegherai nella tua guarigione, tanto giudicherò di essere da te stimato. Sii forte, caro Tirone, sii forte e sano.
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