L'opera di Cesare in Gallia - Cicerone versione latino

L'opera di Cesare in Gallia versione latino Cicerone

Itaque cum acerrimis Germanorum et Helvetiorum nationibus et maximis proeliis felicissime decertavit, ceteras conterruit, compulit, domuit,...

Egli ha conseguito i più grandi successi combattendo contro le popolazioni fortissime e assai fiere dei Germani e degli Elvezi, ha messo in allarme le altre popolazioni, le ha respinte, le ha domate e le ha abituate a sottostare al dominio del popolo romano, in maniera tale che quelle regioni e quelle nazioni, che in passato non ci erano note, né attraverso qualche relazione scritta, né orale, sono state percorse in lungo e in largo dal nostro generale, dall'esercito e dalle armi del popolo romano. Finora, o senatori, noi avevamo a disposizione soltanto uno stretto passaggio in Gallia; tutte le altre strade erano in mano a popoli, o ostili a questo nostro impero, oppure senza dubbio incivili, barbari e bellicosi; in passato mai s'è fatto vivo qualcuno che desiderasse schiacciare e soggiogare questi popoli.

Né mai alcuno fra i nostri politici pensò prudentemente, fin dall'inizio di questo impero, che la Gallia dovesse essere oggetto di grandissimi timori da parte di questa nostra amministrazione.

Ma proprio in relazione alla forza ed al numero degli abitanti di quelle nazioni, non si era mai affrontata una guerra con esse, ma ci siamo sempre limitati a respingerne gli attacchi, se questi avevano luogo. Ora, finalmente, si è ottenuto che il confine ultimo del nostro impero sia lo stesso di quelle regioni

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:29:55 - flow version _RPTC_G1.3