L'oratore non deve mai adirarsi - Latino in laboratorio versione latino Cicerone

L'oratore non deve mai adirarsi
versione latino Cicerone
Traduzione dal libro latino in laboratorio

Nescio ecquid ipsi nos fortiter in re publica fecerimus: si aliquid fecimus, certe irati non fecimus.

An est quicquam similius insaniae quam ira? Bene Ennius iram initium insaniae esse dixit. Nullum vitium est foedius iracundia. Ista bellatrix iracundia est forsan utilis? Est igitur aliquid quod perturbata mens melius possit facere quam constans? Oratorem vero irasci minime decet; simulare iram non dedecet.

An tibi irasci videmur, cum aliquid in causis acrius et vehementius dicimus? Quid? Cum iam rebus transactis et praeteritis, orationes scribimus, num irati scribimus?Num aut egisse umquam iratum Aesopum aut scripsisse existimas iratum Accium? Aguntur ista praeclare, et ab oratore quidem melius si modo orator est, quam ab ullo histrione, sed aguntur leniter et mente tranquilla.

Et quidem illam iram centurio habeat (quidem...habeat: sia pure adirato) aut signifer vel ceteri, de quibus dici nunc non necesse est. utile est enim eum uti motu animi qui uti oratione non potest: nos autem de sapiente quaerimus (=stiamo parlando)

Non so se anche io, nel corso della mia attività politica, ho dato qualche prova di coraggio: ma se qualche cosa ho fatto, certo non ho agito in preda all'ira. Non c'è cosa che più della collera si avvicini alla pazzia: e appunto «principio della pazzia » la definì giustamente Ennio.

Nessun vizio è più degradante dell'ira. Questa iracondia è forse utile? Esiste qualcosa che una mente in preda al disordine possa fare meglio di una in tranquilla? Quanto all'oratore l'ira non gli sta bene affatto però può anche simularla.

Ti pare che siamo in collera noi quando nelle cause parliamo con un pò di vigore ed energia? E quando, a cose già andate da un pezzo scriviamo i discorsi, è mai concepibile che li scriviamo in preda all'ira? Pensi che Esopo era adirato qualche volta, quando recitava questo pezzo o era in collera Accio quando lo scriveva? Questi sono brani di grande effetto e l'oratore, se è oratore per davvero, può recitarli meglio di qualsiasi attore di teatro ma vanno detti con calma a mente tranquilla.

Che l'abbiano pure i centurioni quell'ira, e i portabandiera e gli altri di cui è utile parlare adesso, perché si svelerebbero i segreti dei retori, le passioni possono essere utili a chi non è capace di servirsi della ragione: noi infatti stiamo parlando del sapiente (del saggio)

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