Milone non deve essere condannato - MATRIX Versione Cicerone

Milone non deve essere condannato Versione latino Cicerone traduzione libro MATRIX

Me miserum o me infelicem! Revocare tu me in patriam, Milo potuisti ego te in patria retinere non potero? Quid respondebo liberis meis qui te parentem alterum putant? Quid tibi, Quinte frater, ...

Oh me disgraziato, me infelice! Tu, Milone, mi potresti richiamare in patria, io non ti potrò trattenere in patria? Che risponderò ai miei figli, che ti reputano un altro padre? Cosa a te, Fratello Quinto, ora assente, partecipe con me di quei tempi? Che non ho potuto proteggere la salvezza di Milone? Non vogliate, vi prego, lasciare che il ritorno mi sia più amaro di quanto sia stata la partenza! Infatti come posso credermi reintegrato, se sono distaccato da quelli a cui debbo la mia reintegrazione?

Magari P. Clodio non solo vivesse, ma fosse anche pretore, console, dittatore, piuttosto che vedere un tale spettacolo! 0 dei immortali, O uomo forte che dovete preservare, giudici! "No, no-dice- che quell'individuo abbia pur scontato il castigo meritato; noi sottostiamo a pene immeritate, se così è necessario" Quest'uomo nato per la patria morrà in qualche luogo che non sia la patria?

Conserverete le testimonianze di questo coraggio e permetterete che il suo sepolcro non sia in Italia? Beata quella terra, che ospiterà tale uomo, ingrata questa, se lo scaccerà, |misera se lo perderà!

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