Niente deve coglierci alla sprovvista -Versione Cicerone LINTRES

Niente deve coglierci alla sprovvista
versione latino Cicerone traduzione libro lintres

Quid ergo opus est, dicet aliquis, ratione aut omnino consolatione ulla, qua solemus uti, cum levare dolorem maerentium volumus?...

Qualcuno dirà perché dunque la ragione ha bisogno, di quella consolazione in generale, che usiamo usare, quando vogliamo sollevare il dolore di coloro che sono addolorati?

Il sistema lo abbiamo, si può dire, a portata di mano: basta fare in modo che niente ci colga alla sprovvista. Ancora: come si fa a sopportare con più rassegnazione un malanno per il solo fatto di sapere che cose del genere sono inevitabili per l'uomo? Questo è un discorso che non diminuisce affatto l'entità del male in se stesso: ci fa solo notare che non è successo nulla che non occorresse prevedere.

Va bene : però, non è vero che questo tipo di consolazione non serva: anzi, forse è proprio il più efficace. Insomma, il fatto che i mali siano inattesi non ha tanta importanza (lett. forza)

da essere l'unica causa dell'afflizione: esso potrà forse rendere più duri i colpi, ma non produrrà mai il risultato di far apparire più gravi i mali: quello che in realtà li fa sembrare più gravi, è il fatto d'essere passati da poco, e non quello d'essere improvvisi.

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