non esiliate, o giudici, chi mi ha richiamato dall'esilio - Per Legere (VERSIONE cicerone)

Non esiliate, o giudici, chi mi ha richiamato dall'esilio
versione latino Cicerone traduzione libro Per legere

Nolite, obsecro vos, acerbiorem mihi pati reditum esse, quam fuerit ille ipse discessus....

Non permettete, vi supplico, che il mio ritorno sia più doloroso di quanto sia stata la mia stessa partenza.

Come posso infatti credere di essere stato reso alla patria se vengo separato da colui per merito di cui sono stato richiamato? Con tua pace, patria, potrei dirlo; temo infatti du parlare in modo offensivo verso di te, poiché parlo doverosamente in favore di Milone - oh se gli dei immortali avessero fatto in modo che Publio Clodio non solo vivesse, ma fosse anche pretore, conoscole e comandante, piuttosto che assistere a tale spettacolo!

Oh dei immortali! Che uomo forte e degno di essere assolto da voi, giudici! "Assolutamente no- disse - Anzi, per la verità Clodio ha scontato le pene debite: noi subiamo, se ciò è necessario, pur non avendo colpa". Dovrebbe quest'uomo, nato per la patria, morire in qualunque altro luogo eccetto la patria stessa?

O, se mai, per la patria stessa? Manterrete un ricordo del suo animo, sopporterete che non ci sia in Italia un sepolcro per il suo corpo? Qualcuno con la propria sentenza scaccerà da questa città colui che, una volta allontanato da voi, verrà conteso da tutte le città?

Altro tentativo di traduzione

Vi prego, non permettete che il mio ritorno si trasformi per me in un peso più difficile da sopportare della mia partenza.

Come potrei, infatti, credere di essere stato reso alla patria, se vivessi lontano da chi mi ha fatto tornare? Oh, se gli dèi immortali avessero fatto in modo che (con tua pace, patria, mi sia permesso di dirlo; temo, infatti, di parlare in maniera offensiva nei tuoi confronti, parlando con equità in favore di Milone) Publio Clodio non solo vivesse ancora, ma fosse anche pretore, console, dittatore, piuttosto che assistere a uno spettacolo del genere!O dèi immortali, che uomo eccezionale è questo, e quanto degno di essere da voi assolto, giudici!

«Assolutamente no» interviene lui; «anzi, è giusto, invece, che Clodio abbia subìto il castigo meritato; noi, se è necessario, subiamo, anche se non ne abbiamo colpa». Vi sembra possibile che un uomo simile, fatto apposta per la patria, debba morire in un qualunque altro luogo che non sia la patria, e, forse, non per la patria?

Conserverete il ricordo del suo grande animo e tollererete che non ci sia in Italia un sepolcro per il suo corpo? Ci sarà qualcuno che vorrà scacciare da questa città chi, una volta uscito da qui, sarà conteso da tutte le città?

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