Polemica antidivinatoria - Libro Verba et Voces versione latino Cicerone

Polemica antidivinatoria
versione latino Cicerone traduzione libro verba et voces

Perfugium videtur omnium laborum et sollicitudinum esse somnus. At ex eo ipso plurumae curae metusque nascuntur; qui quidem ipsi per se...

Pare che il rifugio da tutte le fatiche e le preoccupazioni sia il sonno. Ma da esso stesso nascono grandi angoscie e timori;

i quali, per la verità in se stessi avrebbero meno peso e sarebbero tenuti in minor conto se non avessero assunto la difesa dei sogni i filosofi, e non quelli più insignificanti ma soprattutto quelli che sembrano abili sia nell'affermazione che nella negazione, i quali sono ritenuti infine quasi assolutamente perfetti (letteralmente: quasi assoluti e perfetti). Se Cameade non avesse opposto resistenza alle loro libertà eccessive, non so se non sarebbero ritenuti addirittura gli unici filosofi.

È con questi, quasi, che noi abbiamo controversia e disputa, non perché li teniamo in pochissimo conto, ma perché sembrano sostenere le loro opinioni con grandissimo acume e capacità. Poiché inoltre è un carattere distintivo dell'Accademia il non dare alcun giudizio, approvare le cose che appaiano le più verosimili, confrontare le motivazioni e dichiarare ciò che si possa dire in quella opinione, e non esercitando alcuna pressione, lasciare intatto e libero il giudizio di quelli che ascoltano, rimaniamo fedeli a questa consuetudine tramandata da Socrate e se tu vuoi, fratello Quinto, il più spesso possibile. " Nulla in verità - disse - mi può essere più gradito".

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