Riflessioni sulla sepoltura di tre filosofi illustri - Cicerone versione latino

Riflessioni sulla sepoltura di tre filosofi illustri
versione latino Cicerone Libro Corso di lingua latina
per il biennio pag 334 numero 43

De humatione et sepultura Socrates quid senserit, apparet in eo libro in quo Plato eius mortem descripsit....

Ciò che Socrate pensò sulla tumulazione e sulla sepoltura, viene scritto in quel libro dove Platone parla della sua morte.

Poiché parlava dell'immortalità delle anime e già era tempo di morire, Critone domandò come volesse essere sepolto, e disse: "ho fatto o Amici, molte cose in vero senza (averne) voglia: il nostro Critone infatti non sa bene che io me ne volerò via di qua e non lascerò niente di me". Più duro Diogene, udendo la stessa cosa, ma, essendo Cinico, rispose che disse di voler essere inumato.

Allora gli amici allibirono; egli rispose: "Che cosa mi recherà danno, che io possa sentire?" Il famosissimo Anassagora, che, vedendo la morte di Lampsaco, voleva essere portato via dagli amici da Clazomene, disse:

"(Non ti nuocerà) per niente: infatti agli inferi c'è ovunque una strada che porta in ogni luogo".

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