Ritratto del sapiente secondo Epicuro - Cicerone

Ritratto del sapiente secondo Epicuro Cicerone

Sic ab Epicuro sapiens semper beatus inducitur (è rappresentato): finitas (limitate) habet cupidi-tates, neglegit mortem, de diis...

Così il sapiente è rappresentato da Epicuro sempre felice: ha desideri limitati, ignora la morte, conosce senza alcun timore la verità sugli dèi immortali, non esita, quando sia meglio, ad abbandonare la vita.

Provvisto di queste certezze (lett. fornito di queste cose), è sempre in uno stato d'animo sereno.

Ricor­da infatti con piacere le esperienze passate e domina quelle presenti, così da accorgersi di quanto siano numerose e piace­voli, né si preoccupa di quelle future, ma le attende, gioisce di quelle presenti e si tiene lontanissimo da quei vizi che ho ap­pena elencato e, quando paragona la vita degli sciocchi con la propria, si rallegra assai.

E se sopravvengono dei dolori, non hanno mai un impatto così grande per cui il sapiente non ab­bia motivo di gioire piuttosto che di affliggersi.

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