Schiavi non comandanti - VERSIONE latino Cicerone

Schiavi non comandanti
Autore: Cicerone

Saepe homines, suis cupidinibus servientes, imperatores appellati sunt. Nos tamen quomodo imperatorem appellemus eum qui non possit animo et corpori suo imperare?

Refrenet primum libidines, spernat voluptates, iracundiam teneat, coerceat avaritiam, ceteras animi labes repellat. Tum incipiet aliis imperare, cum ipse improbissimis dominis, dedecori ac turpitudini, parere desierit. Donec enim iis oboediet, ne eum imperatorem appellemus, sed ne hominem quidem! Praeclare hoc usurpatum est a doctissimis viris.

Cur igitur ego eorum auctoritate non utar?
Gli uomini spesso schiavi dei loro desideri, sono chiamati comandanti. Tuttavia noi come possiamo chiamare comandante colui che non può governare la sua anima e il suo corpo? Freni innanzitutto i desideri, disprezzi le volontà, trattenga l'ira, comprima l'avarizia, scacci gli altri danni dell'animo. (Solo) allora inizi a comandare agli altri, quando lui stesso smetterà di obbedire ai signori molto malvagi, al disprezzo e alla turpitudine.

Infatti finchèobbedirà a questi non lo chiameremo comandante, ma nemmeno (lo chiameremo) uomo! Questa argomentazione è stata utilizzata da uomini dottissimi. Perchè dunque io non (posso) usare la loro autorità?

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