Talvolta è lecito cambiare opinione

Ego eum non tuear quem omnes in re publica principem esse concedunt? Ego C. Caesaris laudibus ... ratio concordiae postularet, esse defensas.

Io non proteggerei quello che tutti, nella repubblica, riconoscono essere il principe? lo non participerei agli elogi di Caio Cesare, che vedrei essere celebrati da molti ed illustri giudici prima del popolo romano ed ora del senato al quale sono stato sempre addetto?

Per Ercole, allora io ammetterei di non avere avuto alcuna considerazione del benessere della repubblica, ma di essere stato amico o nemico di uomini.

Forse vedendo io la nave con vento favorevole fare il suo corso, se ella non andrà alla volta di quel porto, che io non ho mai approvato, ma ad un altro non meno sicuro e tranquillo: dovrò io contrastarla piuttosto pericolosamente con la tempesta, che sottomettermi a lei speciamente vedendo la sua salvezza? Io infatti ho imparato questo,  questo ho visto e questo ho letto:

questo hanno tramandato gli esempi che si trovano scritti sui savissimi e famosissimi uomini sia in questa repubblica sia in altre città: che non sempre si devono difendere le medesime opinioni, ma qualunque cosa dello stato della repubblica, il mutamento dei tempi e il vantaggio della concordia

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