Un gesto di clemenza vale molto di più della lode per le imprese belliche - Cicerone versione latino

Un gesto di clemenza vale molto di più della lode per le imprese belliche
Autore: Cicerone
Libro: nuovo comprendere tradurre 4 pag. 11 n. 2

Domuisti gentis immanitate barbaras, multitudine innumerabilis, locis infinitas, omni copiarum genere abundantis: sed tamen ea vicisti, quae et naturam et condicionem ut vinci possent habebant....

Tu hai sottomesso nazioni feroci e barbare, innumerevoli nella loro moltitudine, infinite per i loro stanziamenti, ben fornite di ogni genere di risorse;

e comunque hai vinto: quelle si trovavano nella condizione naturale per poter essere vinte, perché non esiste una forza tanto grande da non poter esser indebolita e piegata dalla forza delle armi. Ma vincere se stessi, trattenere la collera, perdonare al vinto, non soltanto sollevare l'avversario insigne per nobiltà, ingegno e virtù quando è caduto, ma anche aumentare la sua dignità d'un tempo: se qualcuno si comporta così, io non lo paragono ai più grandi uomini ma lo giudico assai simile a un dio. Pertanto, C. Cesare, le tue note glorie militari saranno sì celebrate dalla tradizione scritta e orale, non soltanto nostra, ma praticamente di tutti i popoli, e nessuna età mai poà pensare di tacere le tue glorie; e tuttavia imprese di tal genere, non so come, anche solo a leggerle, pare che siano sopraffatte dal vociare dei soldati e dal suono delle trombe.

Invece, quando noi ascoltiamo o leggiamo che qualche risultato è stato ottenuto con la clemenza, con la mitezza, con la giustizia, con la moderazione, con la saggezza, soprattutto in un momento di collera, che è nemica della riflessione, e nella condizione di vincitore, che per natura è eccessiva e arrogante, da quale entusiasmo non siamo presi, non soltanto di fronte a imprese realmente avvenute ma anche di fronte a quelle immaginarie, al punto di amare spesso persone che non abbiamo mai visto!

Ma trattandosi di te, che osserviamo qui fra noi e di cui vediamo bene il pensiero, i sentimenti, l'espressione, che esprimono la tua volontà di mantenere intatto tutto quello che della repubblica hanno lasciato le vicende della guerra, con quali lodi non ti celebreremo, con quale ardore non ti circonderemo, con quale affetto non ti ameremo?

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