Una lettera piena d'amore coniugale - NOVA LEXIS - Versione Latino cicerone
Una lettera piena d'amore coniugale
Autore: Cicerone
Versione dal libro NOVA LEXIS
Esercizio: n° 90 pagina 91
Libro: Nova Lexis Plus
Autore: Cicerone
Inizio: Accepi ab Aristocrito tres epistulas, quas ego lacrimis prope delevi...
Fine: Spes autem salutis pretenuis ostenditur.
Ho ricevuto da Aristocrito tre lettere, che io ho quasi cancellato con le lacrime; mi struggo infatti nella tristezza, o mia Terenzia, così le mie sventure mi tormentano più delle tue e delle vostre, io invece con questo sono più infelice di te che sei molto sventurata, perché la medesima disgrazia è comune di entrambi, ma la colpa è solo mia. Sarebbe stato mio dovere o di evitare il pericolo o di resistere con diligenza e con dei mezzi o di cadere coraggiosamente:
per noi niente fu più meschino, più turpe e più indegno di questo. Per cui sono afflitto tanto dal dolore, quanto anche dalla vergogna, infatti io mi vergogno di non aver mostrato virtù e zelo alla mia ottima moglie e ai miei dolcissimi figli;
infatti mi stanno davanti agli occhi giorno e notte la vostra desolazione e la tristezza e il tuo incerto stato di salute, mentre mi sembra molto debole la speranza di salvezza.
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