Sconfitta e morte di Mitridate (Versione latino Nepote)
Sconfitta e morte di Mitridate
Autore: Cornelio Nepote
Dum haec geruntur, piratae omnia maria infestabant ita ut Romanis toto orbe victoribus sola tuta non esset....
Mentre queste cose accadono, i pirati infestavano tutte le distese marine, tanto che ai Romani vittoriosi in tutto il mondo la sola navigazione non riuscisse sicura.
Per tal motivo, la conduzione del conflitto fu affidata a Pompeo; egli lo portò a termine nell'arco di pochi mesi, sortendo un successo tanto grande quanto immediato. Successivamente, gli venne affidata anche la guerra contro il re Mitridate e Tigrane.
Preso dunque il comando di quella guerra, (Pompeo) sconfisse Mitridate in Armenia minore, in uno scontro notturno, ne annientò gli accampamenti, trucidò 40mila soldati del suo esercito, mentre - del proprio esercito - perse soltanto 20 (mila uomini) e 2 (mila) centurioni. Mitridate fuggì con la moglie e due compagni. Non molto dopo, vistosi Farnace, suo figlio presso (o a comando) la rivolta militare, costretto alla morte ingurgitò del veleno.
Mitridate ebbe questa fine. Ma morì presso il Bosforo, uomo di grande attività e intenzione. Regnò per 60 anni, ne visse 72, contro i Romani ebbe (o combattè in questo caso) una guerra di 40 anni.
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