Alessandro muore in Babilonia - LATINA LECTIO - versione latino Curzio rufo

Versione da Latina Lectio pag 148 n 63

Quarto die Alexander, indubitam mortem sentiens, tumultuantes milites insidiisque perire regem suspicantes ipse sedavit eosque omnes ad conspectum suum admisit osculandamque dexteram flentibus porrexit....

Il quarto giorno Alessandro, sentendosi prossimo a sicura morte, calmò i soldati agitati e cha sospettavano il morire dello stesso re per agguati e ammise tutti loro al suo cospetto e a coloro che piangevano allungò la mano destra da baciare.

Mandati i soldati. domandò agli amici che lo attorniavano se credevano che avrebbero trovato un re simile a lui. dato che tutti tacevano, affermò di predire da se e di vedere quasi con gli occhi quanto sangue sarebbe stato versato in macedonia, con quanti massacri, per vendicare lui morto.

Poichè lo videro mancare, chiesero chi avrebbe eletto erede dell impero. Rispose: il piu degno. Quello ebbe tanta potenza che, benchè lasciasse il fratello e il figlio, dimenticandosi dei parenti, proclamò un erede molto degno, proprio come se fosse un'empietà per un uomo coraggioso che gli succeda uno diverso da un uomo coraggioso.

Al sesto giorno, essendosi bloccata la voce, consegnò l anello a Perdicca dopo averlo estratto dal dito. Mori un mese dopo, a 33 anni, uomo dotato di grandezza d animo oltre la forza umana.

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