Gli sfarzosi costumi degli indiani - VERSIONE Curzio Rufo

Indi corpora usque pedes carbaso velant; soleis pedes, capita linteis vinciunt; lapilli ex auribus pendent; brachia quoque et lacertos auro colunt, quibus inter populares aut nobilitas aut opes eminent....

Gli indiani si coprono il corpo con una veste lunga fino ai piedi; legano ai piedi dei calzari e delle bende di lino al capo; pietre preziose pendono dai loro orecchi; quelli che spiccano tra i popolo per nobiltà o per ricchezze adornano d’oro anche le intere braccia.

Si pettinano più spesso di quanto si radano, il loro mento è sempre non rasato; rendono liscia ed uniforme la restante pelle della faccia. Tuttavia il lusso dei re, che essi chiamano magnificenza, supera i vizi di tutti i popoli. Quando il re acconsente ad apparire in pubblico, i servi portano dei turiboli d’argento, e riempiono di effluvi tutto il percorso attraverso il quale il re ha stabilito esser trasportato. Egli è sdraiato su una lettiga d’oro attorno alla quale pendono delle perle; le vesti che indossa sono adorne di oro e di porpora; soldati in armi e guardie del corpo marciano dietro la lettiga.

In mezzo ad essi, su dei rami, sono sospesi uccelli, che hanno ammaestrato a distoglierlo, con il loro canto, dalle questioni serie. La reggia ha colonne dorate: tralci ornati d’oro le percorrono tutte, e sull’opera si distinguono figure d’argento di uccelli, della cui visione essi godono moltissimo. La reggia è aperta a chi vi giunge, quando il re si pettina e si adorna: allora egli dà le sue risposte alle delegazioni e detta le leggi al popolo. Dopo essersi tolti i calzari, i piedi vengono unti con balsami.

Nella caccia la principale attività è di trafiggere animali racchiusi in un parco, tra i voti e i canti di cortigiane. Le frecce sono lunghe due cubiti, e le scagliano con più sforzo che risultato; infatti il dardo, nei cui leggerezza è riposta tutta la sua forza, è gravata di un peso poco maneggevole. Il re percorre a cavallo percorsi alquanto brevi: quando il tragitto è troppo lungo, degli elefanti tirano il carro ed essi ricoprono d’oro

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