La siccità tormenta l'esercito di Alessandro - VERSIONE CURZIO RUFO

Alexandri magni exercitus omnia incommodorum genera pertulit famem frigus, calorem, lassitudinem, desperationem.

Rex, cum in Sogdianorum deserta loca iniit, nocturno itinere exercitum ducens, regionis asperitates non conoscebat. Ubi illuxit, planities alto sabulo obruta metum militibus incussitnulla arbor videbatur, in arida terra nullus fons apparebat. Cum sol omnia incedit, aquae penuria sitim accendit. Per trecenta stadia ne modicus quidem hurmor erat, vapor solis aestivi, arenas incedens, etiam hominum corpora torrebat. Caligo deinde, immodico terrae fervore excitata lucem tegit et planities vasto maris aequori similis erat : nocturnum ier tolerabile erat, quia rore et matutino frigore corpora levabantur. Pauci a peritis locorum admoniti, praeparaverant aquam, quae paulisper sitim repressit, deinde rursus aquae desiderium vexabantur. Iam milites, desperatione capti, ab incepto desistere volebant, cum exercitus in loca culta pervenit et victu aquaque copiosa recreatus est.
L'esercito di Alessandro il Grande sopportò tutti i generi di inconvenienti, la fame, il freddo, il caldo, la stanchezza, la disperazione.

Il re, quando si inoltrò nei luoghi deserti della Sogdania, conducendo l'esercito in una marcia notturna, non conosceva le asperità della regione. Appena si fece giorno, la pianura coperta di sabbia alta mise paura ai soldati, non si vedeva nessun albero, sull'arida terra non appariva nessuna fonte. Quando il sole investì ogni cosa, la mancanza d'acqua fomentò la sete. Per trecento stadi nn v'era neppura un modesto corso d'acqua (lett. liquido), il vapore del sole dell'estate, investendo le sabbie, faceva bruciare anche i corpi degli uomini.

Poi della caligine, sollevata dall'immenso bollore, coprì la luce e la pianura era simile ad una vasta superficie marina: l'aria notturna era sopportabile, poiché i corpi erano sollevati dalla rugiada e dalla freschezza matutina. I pochi che erano stati avvisati dai conoscitori dei luoghi avevano portato dell'acqua, che per un pò ha allontanato la sete, (ma) poi furono nuovamente tormentati dal desiderio dell'acqua. Così i soldati, presi dalla disperazione, volevano desistere dall'impresa, quando ecco che l'esercito giunse in luoghi coltivati e fu rifocillato con cibo ed acqua abbondante.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 20:14:47 - flow version _RPTC_G1.3