Il Pavone e Giunone - Versione latino Fedro
Olim Pavo ad Iunonem venit, dolens quod luscinii cantus sibi non tribuerat: "Luscinius est cunctis avibus admirabilis, ipse contra derideor...
Traduzione
Una volta un pavone andò da Giunone, lamentandosi che non gli avesse attribuito il canto dell'usignolo:
"L’usignolo è ammirevole per tutti gli uccelli, io invece vengo deriso non appena tiro fuori la voce!" Allora la dea, per consolare (l'usignolo), disse: "Ma tu (lo) superi in bellezza e in grandezza; lo splendore dello smeraldo rifulge sul tuo collo, e dispieghi con le piume variopinte una coda tempestata di gemme". "A che scopo", disse, "il destino mi ha dato una muta bellezza, se sono inferiore nel canto?" La dea rispose:
"Le parti vi sono state assegnate ad arbitrio del fato: a te la bellezza, la forza1 all'aquila, all'usignolo la melodiosità, la profezia al corvo, i presagi sfavorevoli alla cornacchia.
E tutti sono contenti delle proprie doti. Non pretendere quello che non ti è stato dato, perché la speranza delusa non ritorni in lamento".
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