L'architetto di Faro

L'architetto di Faro versione greco

Οράς τόν Κνίδιον εκείνον αρχιτέκτονα οίον έποίει; Οικοδομών γάρ τόν έπί τη Φάρω πύργον, μέγιστον και κάλλιστον έργων απόντων, ώς πυρσεύοιτο...

Dopo aver visto quell’architetto di Cnido, cosa fece? Poichè aveva infatti costruito la torre sopra il Faro, la più grande e la più bella di tutte le opere, che, splendeva da esso ai naviganti per un lungo tratto del mare e non erano trasportati verso Paretonio, che era molto arduo, come si dice, e insolubile inevitabile, se qualcuno si imbattesse negli scogli;

avendo fabbricato dunque la stessa opera, all’interno scrisse sotto le pietre il suo nome, mentre avendo spalmato del gesso e avendolo coperto scrisse il nome del sovrano di allora, sapendo, cosa che anche accadeva, che in poco tempo rovinava con l’intonaco le lettere, e che rivelava:

“Sostrato di Cnido agli dei liberatori in favore dei naviganti”. Così neppure quello vedeva fino a quel momento neppure la sua breve vita, ma fin d’ora e per sempre, finché la torre rimanesse.

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