Fame tra i soldati
Τοις στρατιαις ο σιτος ουκ ετι ην και εκινδυνευον υπο λιμου Θνησχειν. Εν γαρ πολεμια χωρα ησαν και ου τα επιτηδεια αγοραζειν εδυναντο.
Διεβαινον τοτε τον ποταμον επι σχεδιων και ελαμβανον παρα των βαρβαρων οινον εκ της βαλανου και σιτον μελινης. Επειτα της ημερας ολης επορευοντο και εις εσπεραν ηρχοντο εις τας κωμας.
Εκει δε παλιν αΘυμια κατειχοντο ο στρατηγος γαρ αυτους ητιατο οτι απεβαινον απο της στρατιας και εκινδυνευον ουδε τους πολεμιους εβαπτον.
I soldati non avevano più il cibo (dativo di possesso: ai soldati non era più il cibo) e correvano il rischio di morire per la fame. Si trovavano infatti in un paese nemico e non potevano procurarsi i viveri.
Una volta attraversarono il fiume su zattere e ricevettero dai barbari vino che proveniva dal dattero e farina di miglio. Poi, avanzarono tutto il giorno e verso sera arrivarono ai villaggi.
Qui nuovamente, furono investiti da uno scoramento: il comandante infatti li accusavano che si allontanavano dall'esercito, che correvano pericolo e che non abbattevano (portavano danno) i nemici.
In questa versione trovi il dativo di possesso:
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