Il mito di Siringa - Longo Sofista versione greco
IL MITO DI SIRINGA
VERSIONE DI GRECO di Longo Sofista
Αυτη η συριγξ το οργανον ουκ ην οργανον αλλα παρθενος καλη και την φωνην μουσικη: αιγας ενεμεν, Νυμφαις συνεπαιζεν, ηδεν οιον νυν....
Questo attrezzo detto siringa non era uno strumento, ma una fanciulla splendida e dalla voce armoniosa;
faceva pascolare le capre, giocava con le Ninfe, cantava come ora. Pan, mentre essa pascolava, giocava e cantava, accostatisi, cercava di persuaderla a ciò che voleva e le promise che tutte le capre avrebbero partorito ogni volta due gemelli. Ma quella derise il suo amore e disse che non avrebbe voluto per amante uno che non era né capro né uomo per intero.
Pan si volge a rincorrerla, per stringerla con forza, ma Siringa si sottraeva scappando sia a Pan sia alla sua irruenza; stanca poi di sottrarsi, si nasconde fra le canne e si dissolve in uno stagno. Allora Pan, tagliate le canne in preda all'ira, non avendo ritrovato la fanciulla, compresa la disgrazia, inventa lo strumento, unendo con della cera canne di diversa lunghezza, come anche tra loro era stato diverso l'amore; e la bella ragazza di allora ora è una melodiosa zampogna.
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