Lysander Agesilao persuadet ut in Asiam traiciat (Versione Senofonte)
Lysander Agesilao persuaderet ut in Asiam traiciat
Versione di greco di Senofonte e traduzione
Μετά δε τοώτα Ήρώδας τις Συρακόσιος εν Φοινίκη ων μετά ναυκλήρου τινός, καΐ ίδών τριήρεις Φοινίσσας, τάς μεν κατ «πλεούσας αλλοθεν, τάς δε...
D opo questo un certo Eroda siracusano, mentre era in Fenicia con un armatore, notò molte triremi fenicie: diverse arrivavano da fuori, altre erano sul posto già equipaggiate e altre ancora si stavano armando; poiché venne a sapere che dovevano essere almeno trecento, s'imbarcò sulla prima nave diretta in Grecia e mise al corrente gli Spartani della spedizione che stavano preparando il Re e Tissaferne, dichiarando però di non conoscerne la destinazione.
Preoccupati, gli Spartani convocarono gli alleati e decisero il da farsi. Lisandro, convinto della superiorità della flotta greca e considerando l'abilità con cui si erano salvate le truppe che avevano partecipato alla spedizione di Ciro, persuase Agesilao ad accettare di compiere una spedizione in Asia, se gli avessero dato trenta spartiati, almeno duemila neodamodi e un contingente di almeno seimila alleati.
Lisandro aveva però anche calcolato di accompagnarlo per ristabilire le decarchie da lui stesso insediate nelle città e soppresse dagli efori, che avevano ordinato il ripristino delle costutuzioni patrie
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