Pelope ed Enomao
Χρηστηριαζομενω δ' Οινομαω περι της τελευτης εχρησεν ο θεος τοτε τον θανατον, οταν η θυγατηρ Ιπποδαμεια γαμηται .... και την χωραν αφ' εαυτου Πελοποννησον προσαγορευει.
Ad Enomao che consultava l’oracolo sulla (sua) fine, il dio predisse allora la morte quando la figlia Ippodamia si fosse sposata.
Decideva allora di tenere sotto controllo la ragazza supponendo solo così di poter allontanare il pericolo.
Perciò bandiva una gara fra i pretendenti a sposarla: dava la morte al perdente, al vincente di sposare la ragazza. Affronta una corsa con carri da Pisa fino all’istmo di Corinto: Enomao corre dietro al pretendente:
dopo poco, raggiunti sempre i pretendenti a causa della velocità dei (suoi) dei cavalli, li colpiva con una lancia e li uccideva. Così eliminava (ἀναιρέω) molti pretendenti....(continua)
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