Punizione di una madre troppo orgogliosa
Γαμει δε Ζηθος μεν Θηβην αφ'ης η πολις θηβαι, Αμφιων δε Νιοβην την ΤΑνταλου η γεννα παιδας μεν επτα θυγατερας δε τας ισας....
Zeto da un lato sposa Tebe, da questa (viene chiamata) la città di Tebe, dall'altro Anfione (sposa) Niobe, figlia di Tantalo che genera 7 figli, e altrettante figlie.
Invece Esiodo afferma che partorì 10 figlioli e dieci figlie, Erodoro, (afferma) invece, (che partorì) 2 maschi e 3 femmine, Omero sei maschi e sei femmine.
Niobe, essendo prolifica, disse di essere più feconda di Latona; allora, Latona, essendo adirata, istigò Artemide ed Apollo contro di loro e Artemide uccise con dardi le femmine nel palazzo, invece, Apollo uccise tutti insieme i maschi che cacciavano sul Citerone. Ma dei maschi si salvò Anfione, delle femmine Cloride, la maggiore.
La stessa Niobe, lasciando Tebe, giunse dal padre Tantalo al Sipilo, e qui, implorando Zeus, mutò il suo aspetto in pietra, e giorno e notte dalla pietra scorrono lacrime.
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