Serse minaccia la Grecia - Versione di Greco LISIA

SERSE MINACCIA LA GRECIA
VERSIONE DI GRECO DI LISIA E TRADUZIONE
Testo originale di Lisia

Ξέρξης ὁ τῆς Ἀσίας βασιλεύς, καταφρονήσας μὲν τῆς Ἑλλάδος, ἐψευσμένος δὲ τῆς ἐλπίδος, ἀτιμαζόμενος δὲ τῷ γεγενημένῳ, ἀχθόμενος δὲ τῇ...

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Traduzione TESTO ORIGINALE DI LISIA

Serse il re dell'Asia, avendo sottovalutato la Grecia, essendosi ingannato sulla speranza, rattristato per l'accaduto, addolorato dalla sventura, adirandosi contro i colpevoli, inseperto dei malvagi e inesperto degli uomini buoni, dopo essersi preparato per dieci anni giungeva con 1200 navi, così condusse una infinita moltitudine di fanti, che sarebbe un problema elencare la moltitudine degli stessi che erano andati con lui: il più grande simbolo della moltitudine;

infatti essendo lecito per lui far passare con migliaia di navi attraverso il punto più stretto dell'Ellesponto, l'esercito di fanteria dall'Asia all'Europa, non acconsentì, ritenendo che sarebbe stata per lui una grande perdita di tempo: ma avendo trascurato le cose generate dalla natura sia le azioni divine sia le opinioni degli uomini, fece una strada attraverso il mare, costrinse che ci fosse una traversata via terra, dopo aver aggiogato l'Ellesponto, dopo aver scavato l'Athos, perché non si opponeva nessuno, da una parte alcuni ubbidirono malvolentieri, dall'altra altri disertarono volontariamente.

Infatti gli uni dunque non erano sufficienti a difendersi, gli altri erano corrotti dalle ricchezze.

Traduzione di altro utente

Serse il re dell'Asia, avendo sottovalutato la Grecia, essendo stato deluso nella speranza, disonorato dai fatti, addolorato dalla sventura, adirandosi contro i responsabili, ignaro dei malvagi e inesperto degli uomini buoni, dopo essersi preparato dopo dieci anni giunse con mille duecento navi, così tanto condusse un infinito numero di forze militari di terra, che sarebbe arduo elencare i popoli che erano andati con lui: è il più grande segno della moltitudine;

infatti pur essendo possibile a lui aver condotto con migliaia di navi attraverso lo stretto dell'Ellesponto, l'esercito di terra dall'asia all'Europa, non volle, poiché credeva che avrebbe avuto grande perdita di tempo; ma avendo disprezzato sia le cosa che erano accadute per natura sia le azioni divine sia le facoltà umane, da una parte compì un viaggio per mare, dall'altra costrinse che ci fosse una traversata via terra, dopo aver aggiogato l'Ellesponto, perforato l'Athos, dato che nessuno si metteva in agguato, ma alcuni cedendo malvolentieri, altri tradendo volontariamente.

Infatti gli uni non erano sufficienti a difendersi, gli altri erano corrotti dalle ricchezze

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