Il re Bocco tradisce Giugurta e lo consegna ai Romani

Postea tempore et loco constituto, in colloquium uti de pace veniretur, Bocchus Sullam modo, modo Iugurthae legatum appellare, benigne habere, idem ambobus polliceri....

Testo latino

Fissati quindi il giorno e il luogo per le trattative di pace, Bocco convoca ora Silla ora l'inviato di Giugurta, li riceve amichevolmente e fa le stesse promesse all'uno e all'altro; e quelli erano egualmente compiaciuti e pieni di fiducia.  Ma nella notte che precedeva il giorno stabilito per il colloquio, il Mauro prima convocò gli amici e subito dopo, cambiato parere, li allontanò tutti. Si dice che meditò a lungo fra sé, mutando l'espressione del volto e degli occhi col mutare dell'animo e rivelando, anche nel suo silenzio, i pensieri più intimi.

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