Achille nell'isola di Sciro

Achille nell'isola di Sciroversione latino Igino
traduzione libri: Lingua Mater, cotidie legere, cotidie discere ad altiora itinera

Ad bellum contra Troiam, opulentissimam asiae urbem, graeci etiam achillem dicere debebant, virum longe omnium fortissimum....

I greci dovevano condurre achille, l'uomo di gran lunga più forte di tutti, alla guerra contro troia, la città più ricca dell'asia. ma il re licomede, per richiesta di teti, madre di achille, aveva nascosto il giovane nella reggia tra le figlie con l'aspetto femminile.

gli achei, dopo che seppero il rifugio di achille, inviarono gli oratori al re e chiesero il giovane alla guerra contro i troiani.

il re così rispose agli ambasciatori greci: "achille non è in casa mia, né giammai ci fu; se nn date fiducia alle mie parole, perlustrate, di grazia, tutta la casa". allora però ulisse, l'uomo più astuto di tutti, usò un inganno: infatti tra i doni femminili, nel vestibolo della reggia, pose anche uno scudo e una lancia. all'improvviso per ordine di ulisse le trombe suonarono, con grandissimo rumore e frastuono delle armi.

"arriva il nemico!" esclamò Achille, subito lacerò l'abito femminile e afferrò lo scudo e l'asta. così con l'inganno di Ulisse gli ambasciatori riconobbero il giovane e lo condussero alla guerra.

dal libro Corso di lingua latina

Rex Licomedes Achillem in insula Scyro celavit, Thetidis matris rogatu, in regia domo inter filias suas femineo habitu, ne ad bellum cum...

Il re Licomede nascose Achille nell'isola Sciro, dietro richiesta della madre Teti, nella casa reale tra le sue figlie con abbigliamento femminile affinché non se ne andasse in guerra con i sovrani achei: infatti un oracolo aveva predetto a Teti la morte del figlio in guerra.

Gli Achei invece, dopo che ebbero conosciuto l'alloggio di Achille, mandarono ambasciatori verso il re, affinché non nascondesse il giovane più valoroso di tuttti e non (lo) sottrasse dalla guerra contro i Troiani.

Il re rispose agli ambasciatori dei Greci: "Achille non è qui: controllate la casa e non troverete il giovane". Allora Ulisse mostrò doni per le figlie di Licomede nell'ingresso, me nei doni collocò uno scudo e un'asta.

Dopo che Achille ebbe visto le armi tra i doni, immediatamente strappò la veste femminile e si diede agli Achei, affinché (lo) conducessero contro i Troiani.

Dal libro latino a colori e libro e il Tantucci laboratorio

Thetis Nereis, quia cognoscebat Achillem filium suum, si Troiam iisset, ibi necatum iri, commendavit eum in insülam Scyron ad regem Lycomédem....

La Nereide Teti, poiché sapeva che suo figlio Achille, se fosse andato a Troia lì sarebbe stato ucciso, lo affidò sull'isola di Sciro al re Licomede.

Il re sorvegliava Achille tra le sua figlie vergini con abito femminile, dopo avergli cambiato il nome. Ma gli Achei scoprirono che là veniva nascosto il giovane e mandarono al re degli ambasciatori per riportarlo indietro.

Il re disse che non era da lui, ma diede loro la facoltà di cercarlo nella reggia. Ma i Greci non riuscivano a trovarlo. Allora l'astuto Ulisse nel vestibolo della reggia mise doni da donne e tra essi una lancia e uno scudo e subito ordinò al trombettiere di suonare e di fare clamore e rumore di armi.

Achille, pensando che i nemici si avvicinassero, immediatamente stracciò la veste da donna e prese lancia e scudo. Da questo venne riconosciuto e promise la sua collaborazione agli Argivi.

Dal libro Nuovo comprendere e tradurre
Inizio: Thetis cum sciret Achillem filium suum, quem ex Peleo habuerat, si ad Troiam expugnandam isset, ibi periturum esse, commendavit ...

Conoscendo Teti che suo figlio Achille, che aveva avuto (generato) da Peleo, se fosse andato ad espugnare Troia, lì sarebbe morto, lo affidò all'isola di Sciro al re Licomede.

Egli lo custodiva tra le giovani figlie vestito in abito femminile, una volta mutato il nome. Ma gli Achivi, avendo saputo che lui si nascondeva lì, inviarono ambasciatori al re Licomede, a chiedere che lo mandasse in aiuto ai Danai.

Il re, dicendo che quello non era presso di sé, diede a loro la possibilità di cercarlo nella reggia. Non potendo essi capire chi fosse Achille, Ulisse pose nell'atrio regale doni femminili, tra i quali vi erano uno scudo ed un'asta, ed improvvisamente ordinò al trombettiere di suonare e che si producesse il rumore ed il frastuono delle armi.

Achille, avendo creduto che il nemico fosse vicino, stracciò la veste femminile ed afferrò lo scudo e l'asta. Da ciò fu riconosciuto e promise agli Argivi il suo aiuto ed i soldati Mirmidoni.

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